Ivan Juric potrebbe cambiare modo di giocare: ecco perché il tecnico croato può pensare di fare questa scelta
Dopo la partita contro il Milan, anche il tecnico Ivan Juric è sembrato preoccupato in conferenza stampa. Questo non è un segnale positivo, che si aggiunge a quanto visto sul campo. Adesso l’allenatore, insieme allo staff e ai giocatori, è chiamato a fare delle riflessioni: potrebbe esserci un cambio di modulo. Queste sono state le parole di Juric: “Oggi per me è stata la peggior partita da quando sono al Toro. Hovisto un divario enorme, bisogna ragionare bene perché i ragazzi rendono meno. La squadra mi ha dato un’impressione veramente negativa. Capisco le difficoltà, ci sono giocatori più forti e abbiamo sofferto. Per la prima volta in questi 2 anni la sensazione è negativa. Se non riesci a reggere certe situazioni pensi a tutto, anche a cambiare qualcosa. Queste partite ti fanno pensare, dobbiamo ragionare bene su varie cose“. Di seguito il perché il tecnico potrebbe cambiare modulo.
Juric e il cambio modulo: ecco perché
Partendo dalla difesa, i braccetti devono essere più veloci. Schuurs a destra è un po’ sprecato e sacrificato: in quel ruolo il più veloce è Djidji. Passando poi agli esterni, non spingono come vuole il tecnico. Pochi tiri e pochi cross non portano a molte occasioni da gol. In mezzo al campo poi, manca un centrocampista fisico come lo era ad esempio Pobega. Ricci e Ilic insieme non sono giocatori fisici. Tralasciando il discorso legato alla punta, anche i trequartisti hanno poca fantasia. Pochissime volte viene innescata la punta e i movimenti non sono da giocatori di quel ruolo. Juric invece che adattare i giocatori al suo modo di giocare, si sta adattando alle caratteristiche dei giocatori, che non sembrano essere da 3-4-2-1.
Il primo anno con Juric abbiamo avuto Brekalo (buono a puntare l’uomo e discreto realizzatore) e Praet (buon aiuto al centrocampo e svelto a verticalizzare), Mandragora/Pobega e Lukic a centrocampo con uno dei primi due a far posto a Ricci. Una buona miscela di incontristi, tiratori da fuori e intelligenza… Leggi il resto »
Quello è stato il centrocampo più forte dai tempi di Scifo e Martin vazquez.
L’unico decente dell’era Cairo
Invece di parlare di tattiche perché non mettete i dati riguardo alle prestazioni di Radonjic, per esempio, la nostra punta di diamante, il nostro miglior dribblatore, insomma quello che salta l’uomo e crea superiorità numerica. Ci sarebbe di che andare fieri.
A favore di Radonjic c’è il fatto che ce l’hanno “regalato” (parole di Juric e dato di fatto). E’ anche un fatto che lui, Karamoh, Seck mi sembrano più funzionali a un gioco di contropiede che non è ciò che vuole Juric, nemmeno quando incontriamo squadre molto più forti di… Leggi il resto »
Vero.
Premesso che se hai la stessa squadra che è arrivata decima l’anno scorso, tanto più in su non è verosimile arrivare, a mio vedere c’è di tutto un po’. Gambe imballate, avversari più forti, schuurs fuori posizione, laterali deludenti, centrocampo troppo fragile (almeno uno dei due deve essere uno tosto),… Leggi il resto »